I numeri parlano da soli: 50 anni di televisione, 13 conduzioni del Festival di Sanremo di cui 5 consecutive, centinaia di trasmissioni condotte. Pippo Baudo è uno dei protagonisti di sempre della televisione italiana.
Negli ultimi anni la presenza di Pippo nel piccolo schermo è diminuita sensibilmente fino ad oggi..
Dopo aver lascia la conduzione di Domenica In nel 2010, conduce nel 2011, insieme a Bruno Vespa, Centocinquanta, il programma dedicato al centocinquantesimo anniversario dell’Unità d’Italia. La trasmissione non solo registra ascolti bassissimi ma si conclude con l’abbandono in diretta di Vespa e una lite furibonda tra Baudo ed un capo-struttura RAI.
Dopo aver condotto, nel 2012, eccezionalmente su Italia 1 una puntata de Le Iene, a febbraio 2013, è ospite del Festival e gli viene consegnato da Fazio il premio Città di Sanremo accolto da una lunga standing ovation dalla platea del Teatro Ariston. Per la prima volta va in onda con i capelli bianchi.
Ad aprile di quest’anno ha ricoperto il ruolo di giurato a “Si può fare!“, talent show condotto da Carlo Conti.
In molti vi chiederete: “Che fine ha fatto Pippo Baudo?”
Attualmente Pippone nazionale è tornato alle origini col teatro. Dal 4 ottobre, infatti, è al Sistina con Enrico Montesano in “Sistina Story“.
Attualmente in stand by sul piccolo schermo, non risparmia strali alla tv pubblica:
La televisione pubblica è ormai omologata, direi schiacciata sulla tv commerciale, un vero e proprio crollo culturale! La tv digitale? Sembrava chissà che e invece i numeri, quelli dell’auditel, sono irrisori.
..e su Carlo Conti prossimo conduttore del Festival di Sanremo:
È giusto che sia lui a condurre la prossima edizione. Ha detto simpaticamente che si ispirerà a me, ma gli auguro soprattutto di trovare le canzoni giuste
La tv di Conti però a volt è “pessima”. Ad esempio Tale e quale show è piacevole, ma molto nervoso. Più che di imitazioni, parlerei di travestimenti. I concorrenti hanno poco tempo, indossano una parrucca e ci provano: devo riconoscere che alcuni sono anche bravi.
Il problema è che tutto questo non costruisce nulla per il futuro. È il programma giusto per il periodo che stiamo vivendo, dove tutto si brucia troppo velocemente.
Siccome ne ha condotti pochi, Baudo ha anche dichiarato:
Si, come estremo desiderio, prima di morire, mi piacerebbe condurre ancora una volta il Festival di Sanremo.
Povero, forse anche lui fa fatica a tirare fine mese, largo ai giovani.