Abbiamo visto il suo viso stampato sulla destra delle confezioni di barrette della Kinder per anni e anni. Passava il tempo e cambiava la moda ma non i suoi capelli biondi a caschetto anni Sessanta, il suo sorriso a 32 denti e la camicia a righe rosse.
Stiamo parlando di Gunter Euringer, che oggi ha 50 anni e di professione fa il cameraman, con uno studio a Monaco di Baveria ed una brillante carriera.
Per 37 anni è stato’ il volto della Kinder, con quel sorriso che ha invogliato i bambini di mezz’Europa ad acquistare le barrette di Kinder Cioccolato.
Il “bambino della Kinder” venne poi sostituito nel 2003 dal volto di Matteo Farneti, molto simile al primo, ma Gunter resta la storia di quel prodotto. Nel 2009 la Kinder lancia un concorso per aggiudicarsi il titolo di nuovo “bimbo Kinder”.
Quando nel 2005 la Ferrero decise di cambiare la sua fotografia, dopo anni di onorato servizio, e sostituirla con una più moderna e “italiana”, sul web si scatenò una rivolta.
In molti vi chiederete: “Che fine ha fatto il bambino della Kinder?”
Gunter è oggi un famoso cameraman, considerato tra i più affidabili nel suo ambiente . Soltanto nel 2005 decise di uscire allo scoperto e rivelare la sua vera indentità, pubblicando l’autobiografia “Das kind der schokolade” nella quale dichiara:
Sono stato per trent’anni la faccia sul cioccolato Kinder. Per questo mi sento molto onorato. Anche perchè ho avuto molti commenti benevoli che mi hanno assicurato che in Italia rivolevano la mia faccia da bambino sulla tavoletta Kinder. Questo mi onora veramente tanto. Ho una meravigliosa famiglia. Amo molto la mia professione e posso sperare in un futuro bello. Ho scritto il mio libro per conservare una storia per me e la mia famiglia. Una storia che valeva la pena di raccontare.
Oggi la Ferrero organizza, con cadenza quasi annuale, il concorso per diventare il nuovo volto del bambino Kinder, ma resterà impressa nella memoria di
tutti un volto in particolare , con il suo sorriso: quello di Gunter Euringer!
[…] Repubblica (che lo riposta) ma se non ci stessimo suicidando si citerebbe uno specialista (almeno […]